Molti studenti si incupiscono quando vengono assegnati loro compiti di scrittura come i saggi critici su un’opera letteraria. La ragione di questa repulsione la si trova nel fatto che per loro è difficile scrivere un lavoro letterario perché non si sentono all’altezza di un tale compito. Sono intimiditi dall’idea di sviluppare loro interpretazioni su un testo scritto da un autore famoso e brillante.
Bisogna ricordare che un testo letterario non è un documento autorevole oggettivo che contiene delle verità scientifiche che non possono essere contraddette, ma un testo soggettivo derivato dalla fantasia dello scrittore, un racconto. Certo è che bisogna avere un minimo di cultura e studiarne almeno il periodo storico della composizione e la biografia dell’autore per poter meglio capire le dinamiche psicologiche che lo hanno portato a scrivere una tale opera. I lettori possono, quindi, interagire con la letteratura in questo modo e possono apportare il loro contributo culturale al lavoro dello scrittore.
Che cosa è un saggio critico?
Un saggio critico è un’analisi approfondita di un’opera letteraria insieme all’opinione obiettiva del lettore. Si chiede semplicemente al lettore di esprimere le sue interpretazioni e le sue opinioni su un determinato testo. Un saggio critico è una critica o recensione di un lavoro altrui, di solito un’opera artistica – ad esempio libri, giochi, cinema, pittura. Bisogna considerare comunque che esso non deve contenere solo l’interpretazione personale del lettore, ma anche una sintesi del contenuto del libro e un’opinione obiettiva del suo valore artistico, esaminando i suoi aspetti positivi e negativi.
Il saggio critico è informativo.
Perché gli insegnanti assegnano i Saggi critici?
Certamente non lo si fa per torturare gli studenti! Scrivere un saggio critico dà allo scrittore (e al lettore) una più profonda comprensione di un testo. Costringe a guardare profondamente nell’opera e a trovarne interpretazioni significative. Questo tipo di analisi approfondita sviluppa l’essenziale capacità di pensiero critico che gli studenti portano con sé per tutta la loro vita.
La scelta di un testo letterario
Solitamente sono gli insegnanti ad assegnare agli studenti un testo da analizzare. Ma se vi è libera scelta bisognerebbe optare sempre per un testo che si ritiene interessante, anche se di difficile interpretazione; non lo si deve escludere solo per la paura di sbagliare qualcosa. È sempre la passione per qualcosa che va ad incidere sul risultato positivo finale. Non bisogna scegliere un’opera famosa e che piace a molti ma a noi no, solo perché si ritiene che possa far guadagnare punti. Per scrivere una dissertazione di successo, alla base dovrebbe esserci sempre l’interesse. Solo in questo modo possiamo sperare di fare del nostro meglio.
Analisi di un’opera letteraria
Questa è forse la parte più difficile e più lunga che precede il processo di stesura del saggio. Bisogna ragionare sul testo, dopo averlo letto ovviamente. Bisogna analizzare le principali caratteristiche letterarie, e chiedersi:
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In che contesto storico e culturale è stata composta l’opera?
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Qual è l’argomento principale del testo?
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Chi è il protagonista? Chi sono i personaggi secondari?
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Qual è la trama?
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Chi narra la storia? È in prima o terza persona?
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Quali sono i temi* della storia?
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Quali sono i motivi**?
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Quali sono i simboli***?
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Qual è il climax****?
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Quali sono i fattori chiave*****?
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Quali tecniche di narrazione vengono usate?
una figura retorica che consiste nell’usare più termini o locuzioni con intensità crescente; se l’intensità è decrescente si parla di anticlimax.
Chiedersi: perché un personaggio prende una decisione particolare? Perché la storia è ambientata in quel posto e in quel tempo? Perché l’autore sceglie di raccontare la storia da questo o quel punto di vista? Qual è il messaggio complessivo o la lezione di vita che ne deriva?
Una volta trovate le risposte a tutte queste domande, e dopo aver approfondito sul periodo storico e sulla corrente letteraria a cui appartiene l’autore dell’opera, è possibile stilare una prima scaletta sintetica di ogni punto analizzato, che successivamente verrà ampliato. Il grosso del lavoro è fatto.
La stesura
Usare sempre la terza persona. Sviluppare in ordine la scaletta e decidere quale sarà la nostra conclusione finale, cioè le nostre interpretazioni e le nostre opinioni sull’opera. Focalizzare l’attenzione su un solo aspetto dell’opera e discuterne approfonditamente. È meglio trattare un solo argomento per bene che trattarne tanti in maniera superficiale.
Un suggerimento è quello di usare le informazioni storiche per dimostrare l’importanza del lavoro e il motivo della nostra valutazione.
È bene sviluppare le argomentazioni attraverso l’utilizzo di elementi che spiegano la nostra posizione, confrontandola con le opinioni degli esperti che abbiamo consultato, che vanno sempre citati: autore, nome del libro, numero di pagina, editore e anno di pubblicazione.
Cosa bisogna considerare?
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Il saggio critico deve esaminare brevemente altri pareri sulla stessa opera che stiamo analizzando. Li useremo per rafforzare la nostra posizione. Bisogna citare sia il parere di esperti che sono in contrasto con il nostro punto di vista che quelli in accordo con la nostra posizione.
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Bisogna usare elementi che giustifichino il fatto che la nostra conclusione sia più corretta rispetto alle opinioni opposte, esaminando la forza del ragionamento e la qualità delle loro conclusioni in contrasto con le nostre.
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Includere esempi, statistiche e aneddoti.
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Trovare elementi di prova all’interno del lavoro stesso, in altre discussioni di critica e attraverso fonti esterne quali una biografia dell’autore o dell’artista.
Fase finale
Dare un titolo al saggio. Un titolo che rispecchi un solo aspetto che più ci ha colpito e di cui abbiamo parlato più ampliamente nella dissertazione. Scrivere un‘introduzione per presentare l’argomento che abbiamo trattato nel saggio. È importante parlare dell’autore dell’opera letteraria. Fare anche un accenno di quelle che sono le nostre considerazioni e opinioni sull’opera, opinioni che poi verranno ampliate alla fine, nel paragrafo conclusivo.
Scrivere una conclusione ribadendo la nostra posizione e riassumendo come le prove riportate sostengano il nostro punto di vista.
Verificare, infine, che l’intero saggio sia ben organizzato ortograficamente e che le informazioni all’interno di ogni paragrafo siano bene ordinate.
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